Landucci, dal 1925 l'arte di dare forma alla pasta

L'azienda Landucci nasce nel 1925 a Pistoia su iniziativa di Sestilio Landucci, il quale, dopo aver lavorato per alcuni anni nel settore della costruzione di trafile per la pasta, decide di mettersi in proprio.

Le trafile venivano inizialmente costruite in rame, un metallo facile da modellare e adatto al contatto con gli alimenti. Una volta che la trafila aveva esaurito la sua vita utile, dando origine ad un prodotto non conforme, veniva semplicemente smaltita e rifusa nuovamente, per poter permettere il riutilizzo del materiale.

Nel 1936 la ditta Landucci & Lotti (vecchia ragione sociale) si trasferisce da via degli Argonauti alla nuova sede di via Mazzini, a ridosso del centro storico di Pistoia. L’attività, ai tempi una delle molte esistenti nel settore, pur mantenendo caratteristiche spiccatamente artigianali, si amplia e specializza sempre più, aiutata in questo dalla presenza sul territorio toscano di molti pastifici.

È però nel secondo dopoguerra che si assiste ad un importante cambio di passo a livello produttivo: l’azienda cambia nuovamente sede, spostandosi nella nuova zona industriale, dove darà il nome anche all’omonima via. Il boom economico e le grandi innovazioni tecnologiche fanno sì che la ditta Landucci passi ad essere una realtà non di livello nazionale, ma anche internazionale.

Contestualmente si ha anche una vera e propria rivoluzione del processo produttivo: il rame viene gradualmente rimpiazzato da ottone e Bronzo-Alluminio e nel 1955 viene depositato il brevetto Landucci per la creazione degli inserti intercambiabili: da questo momento in poi il supporto forato delle trafila viene mantenuto e solo gli inserti sono sostituiti a fine ciclo, con un importante risparmio di tempo e costi in tutta la filiera.
In questi anni si assiste al primo passaggio generazionale: la famiglia Lotti lascia la società e Fabiano, figlio di Sestilio, entra in azienda. Grazie anche ad uno stretto legame con Braibanti, all’epoca unico costruttore di linee per pasta al mondo, le trafile Landucci raggiungono tutti i continenti, divenendo sinonimo di qualità ed affidabilità per molti pastai in Italia ed all’estero.

La terza generazione della famiglia vede il consolidarsi della dimensione globale del mercato così come l’aumento della gamma di prodotti offerti. Assieme a trafile e inserti, vengono esportate in tutto il mondo apparecchiature di taglio pasta per qualsiasi linea produttiva, macchine lavatrafile per ogni taglia sia di pasta lunga che corta, e tranciapiegatrici per la realizzazioni di farfalle, orecchiette ed altri formati di pasta “Bologna”.

Nel 2014 la quarta generazione della famiglia Landucci entra in azienda, contemporaneamente all’installazione di nuovi centri di lavoro, completamente automatizzati, che permettono di rispondere alla sempre crescente domanda di inserti e trafile.

Negli ultimi anni vengono poi depositati altri due brevetti: uno relativo all’utilizzo della tecnologia a doppia pressione nei lavatrafile (idea nata per le materie prime aglutiniche, ma poi estesa anche alla pasta di semola), l’altro per l’utilizzo del vapore nella prima macchina lavacanne al mondo. Questo prodotto, unico nel suo genere, permette di lavare e sanificare le canne di trasporto delle linee di pasta lunga, grazie alla forza e alla pulizia del vapore.

Timeline

1950

Inizi

1955

Inserti intercambiabili.

1971

Apparecchiatura universale di taglio per pasta corta

1986

Prima lavatrafile con microprocessore

1987

Prima lavatrafile con dispositivo ecologico

1988

Stampi per pasta Bologna

1989

Macchina tranciapiegatrice Bivelo 1200

1993

Apparecchiatura unviersale di taglio tipo N

2000

Impianto tranciante con Velo 1000

2003

Apparecchiatura universale di taglio serie T

2005

Apparecchiatura universale di taglio serie K